Willis Risk Summit 2025: La gestione del rischio in tempi di incertezza globale

Con un mix di analisi di mercato, strategie di AI e casi di studio, la seconda edizione del "Willis Risk Summit" di Zurigo ha affrontato le sfide attuali della gestione del rischio. L'ordine del giorno è analizzare, modellare e strutturare i rischi escludendo l'improbabile.

Eliminare i rischi prima che si scateni una reazione a catena incontrollabile: Il Willis Risk Summit 2025 ci ha ricordato questo compito fondamentale. (Immagine: Depositphotos.com)

Ad aprile, il consulente di rischio e broker di assicurazioni industriali Willis, una divisione di WTW, ha organizzato il suo Risk Summit in Svizzera insieme alla Swiss Association of Insurance and Risk Managers (SIRM). In un'area di tensione - e nella stessa settimana in cui i nuovi dazi statunitensi del presidente Donald Trump mettono sotto pressione l'economia globale - l'obiettivo dell'evento era offrire ai partecipanti un orientamento concreto al mercato e l'opportunità di scambiare idee. Kilian Manz, Head of Corporate Risk & Broking Switzerland di Willis, lo ha chiarito nel suo discorso di apertura. Questo è più importante che mai in tempi di incertezza globale, perché: "Non si sa mai quanto velocemente il mondo stia girando", ha detto Kilian Manz.

Portare i rischi strategicamente sul mercato invece di assicurarli e basta

Fin dall'inizio, Hugo Wegbrans, Head of Corporate Risk & Broking Western Europe di Willis, ha dato un tono chiaro: "Vendete il vostro rischio agli assicuratori - adattatelo alle vostre esigenze e non viceversa". In un mercato attualmente caratterizzato, tra l'altro, da una maggiore propensione al rischio da parte di riassicuratori disciplinati e da una capacità sufficiente, le compagnie hanno un nuovo margine di manovra. I rischi devono essere strutturati in modo mirato e le soluzioni individuali devono essere negoziate. Nella sua panoramica sul mercato globale, Wegbrans ha sottolineato che il panorama dei rischi sta diventando sempre più complesso a causa di fattori quali le catastrofi naturali, l'incertezza politica - in particolare, ma non solo, negli Stati Uniti - e l'inflazione sociale. In questo contesto, sono necessarie soluzioni su misura e un dialogo strategico con gli assicuratori.

L'intelligenza artificiale per il processo decisionale nella gestione del rischio: pensare come Sherlock Holmes

Un altro aspetto dell'evento è stato l'uso dell'intelligenza artificiale per il processo decisionale nella gestione del rischio. Il Prof. Dr. Andreas J. Zimmermann del Politecnico di Zurigo, con cui Willis collabora da diversi anni, ha introdotto un nuovo approccio nella sua presentazione: Le aziende devono adottare un approccio da detective, come Sherlock Holmes, senza sperare in previsioni precise, ma analizzando le probabilità ed escludendo sistematicamente l'improbabile. Zimmermann ha mostrato come l'IA aiuti a prendere decisioni affidabili anche con informazioni incomplete attraverso la modellazione di scenari e la valutazione strutturata dei rischi.

Oltre ai rischi geopolitici e all'uso dell'IA, erano in agenda anche temi specifici specialistici: il dottor Benjamin Schumacher dello studio legale "Nater Dallafior" ha evidenziato gli aspetti del diritto della responsabilità civile e l'importanza di precise formulazioni contrattuali in caso di danni in un caso di studio. Arne Jägers-Weinberg, responsabile di interRisk Consulting & Engineering di Willis, ha affrontato il tema della gestione proattiva del rischio con particolare attenzione alle analisi di interruzione dell'attività e alla pianificazione di emergenza. Il programma si è concluso con la presentazione di Martin Hotz e Yann Krattiger di Swiss Re Corporate Solutions, che hanno fornito indicazioni pratiche sull'uso di soluzioni assicurative parametriche e strutturate.

Fonte: wtwco.com

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